Il Modello di
Comunicazione Intenzionaleᶜᶜ

Il Modello di Comunicazione Intenzionalecc: un approccio consapevole ed efficace
La comunicazione umana è un fenomeno complesso che non si riduce a un semplice scambio di informazioni. Ogni interazione coinvolge aspetti emotivi, psicologici e relazionali e cognitive che possono influenzare il successo del processo comunicativo. Il modello di comunicazione intenzionale si basa sulla consapevolezza e sulla volontà di creare un’interazione efficace, considerando fattori e i passaggi necessari.
Il presupposto iniziale: avere una chiara intenzione
Prima ancora di formulare un messaggio, è essenziale chiedersi e chiarire, prima di tutto a se stessi, la propria intenzione. L’intenzione non è l’obiettivo finale della comunicazione, ma la motivazione profonda che ci spinge a comunicare. Ogni interazione è guidata da un’intenzione, che può essere quella di soddisfare un proprio bisogno, dimostrare di avere ragione.
Avere chiara questa motivazione consente di strutturare il messaggio in modo coerente e mirato. Una comunicazione priva di una chiara intenzione può risultare confusa, inefficace o addirittura controproducente. Infatti l’intenzione passa prevalentemente attraverso il canale non verbale. Per questo motivo, prima di iniziare una conversazione, è utile chiedersi: “Perché scelgo di comunicare questo messaggio? Cosa mi spinge ad entrare in relazione con questa persona? Qual è il bisogno o la spinta interiore che mi porta a esprimermi?” Questa riflessione iniziale pone le basi per una comunicazione autentica e significativa.
1. Lo stato psicofisico ed emotivo dell’emittente
L’emittente, ovvero colui che avvia la comunicazione, deve essere consapevole del proprio stato psicofisico ed emotivo, poiché questo influisce sulla qualità del messaggio. Emozioni intense, stress o affaticamento possono distorcere la comunicazione, alterando il tono di voce, il linguaggio del corpo e la scelta delle parole. Un messaggio trasmesso sotto l’effetto della rabbia, per esempio, può risultare più aggressivo di quanto il trasmittente intenda realmente. Un messaggio trasmesso con ansia o preoccupazione non consapevole, potrebbe allarmare oltre misura.
Per garantire un’interazione efficace, è utile prendersi un momento per regolare il proprio stato emotivo prima di comunicare. Tecniche di respirazione, meditazione o una breve pausa possono aiutare a ristabilire un equilibrio emotivo e a rendere la comunicazione più chiara ed efficace.
2. La costruzione dell’empatia con il ricevente
L’empatia è un elemento chiave della comunicazione intenzionale. Significa sintonizzarsi con l’altro, comprendere il suo stato d’animo e adattare il proprio messaggio di conseguenza. Un comunicatore empatico è capace di ascoltare attivamente, di osservare il linguaggio non verbale del ricevente e di rispondere in modo adeguato.
L’empatia si costruisce attraverso l’apertura all’altro, evitando di interpretare in modo affrettato le sue parole o il suo comportamento. Un buon comunicatore pone domande per approfondire il punto di vista dell’interlocutore e dimostra interesse genuino per ciò che l’altro esprime, facendo attenzione a non cadere nel pregiudizio.
3. Il livello di relazione tra emittente e ricevente
Ogni comunicazione si sviluppa all’interno di un contesto relazionale specifico. La natura del rapporto l’emittente e il ricevente influenza il tono e il registro del messaggio. Ad esempio, un dialogo tra colleghi richiederà un linguaggio diverso rispetto a una conversazione tra amici o tra medico e paziente.
Il livello di relazione determina anche il grado di formalità e il tipo di lessico utilizzato. In un contesto lavorativo, per esempio, è importante mantenere un tono professionale e rispettoso, mentre in una conversazione tra amici si può essere più informali. Essere consapevoli di questi aspetti aiuta a modulare la comunicazione per renderla più adeguata ed efficace. Il ruolo ed il contesto sono essi stessi comunicazione.
4. Lo stato psicofisico ed emotivo del ricevente
Così come lo stato dell’emittente influisce sulla comunicazione, anche quello del ricevente ha un ruolo cruciale. Se una persona è stressata, distratta o emotivamente turbata, potrebbe interpretare erroneamente le parole ricevute o non essere in grado di recepirle pienamente.
Per questo, l’emittente dovrebbe osservare i segnali non verbali del ricevente e scegliere il momento giusto per comunicare. Ad esempio, se un collega appare irritato o sovraccarico di lavoro, potrebbe non essere il momento ideale per discutere un argomento delicato. La sensibilità nei confronti dell’altro e la capacità di scegliere il momento opportuno per comunicare sono elementi essenziali per una comunicazione efficace. La relazione e l’empatia possono aiutare a creare situazioni facilitanti, che aiutino il ricevente ad entrare in uno stato psicofisico funzionale.
5. Il messaggio
Il messaggio rappresenta il contenuto della comunicazione ed è composto non solo dalle parole, ma anche da elementi non verbali come il tono di voce, la postura e la gestualità. Un messaggio chiaro, strutturato e coerente facilita la comprensione e riduce i rischi di fraintendimenti.
È importante adattare il linguaggio al contesto e al livello di conoscenza del ricevente per migliorare l’efficacia della comunicazione. Per esempio, un esperto che spiega un concetto tecnico a un principiante dovrebbe utilizzare parole semplici e fare esempi concreti. Un messaggio efficace è diretto, privo di ambiguità e in linea con l’intenzione iniziale del trasmittente.
6. Il feedback
La comunicazione è un processo circolare e il feedback ne è una componente essenziale. Attraverso il feedback, l’emittente può verificare se il messaggio è stato compreso correttamente e, se necessario, riformularlo.
Il feedback può essere verbale, come una risposta diretta, o non verbale, come un’espressione del viso o un gesto. Se il ricevente appare confuso o disinteressato, l’emittente può adattare il proprio modo di comunicare per coinvolgerlo maggiormente. Un buon comunicatore sa interpretare il feedback e utilizzarlo per ottimizzare lo scambio comunicativo.
Il feedback necessità due elementi centrale della comunicazione intenzionaleCC, cioè l’ASCOLTO e le DOMANDE.
Conclusione
Il modello di comunicazione intenzionaleCC evidenzia l’importanza di un approccio consapevole e responsabile alla comunicazione. Chiarire l’intenzione, avere chiari i propri bisogni ed avere curiosità per i bisogno dell’interlocutore, gestire il proprio stato emotivo, costruire empatia, considerare il livello di relazione, valutare il contesto e prestare attenzione al feedback sono passaggi necessari di una comunicazione efficace.
La comunicazione intenzionaleCC migliora le relazioni personali e professionali, favorisce la comprensione reciproca e l’armonia nelle interazioni quotidiane.
Comunicare in modo intenzionale significa andare oltre il semplice trasmettere informazioni: significa creare connessioni autentiche e costruire relazioni solide basate sul rispetto e sulla comprensione reciproca.